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10 Mani Jitte

L’uso della mano aperta in tutte le sue varianti, mirata alla difesa da attacchi di bastone è la caratteristica di questo Kata. Il nome Jitte che si può far risalire anche alla grande forza, di dieci mani appunto.

Uno dei due kanji con il quale si scrive “Jitte” è a forma di croce come l'enbusen del kata, il significato del kata è “dieci mani”, ma potrebbe, come succede per molti altri kata, avere ulteriori significati come per esempio “Jute” (attrezzo utilizzato dai corpi di polizia Okinawensi per difendersi da attacchi di fendenti di spada), in certi casi anche la ricerca etimologica del nome ci può fare capire quale possa essere il suo insito messaggio.

Nel kata Jitte, composto da 24 kyodo (movimenti), una tecnica molto particolare alla quale spesso non viene data l'importanza dovuta, è il colpo di “ginocchio a martello” detto anche “blocco di ippon ashi dachi, portato appunto come blocco per parare un calcio a lunga distanza o come percossa quando ci troviamo ad una distanza molto vicina all'avversario , tecnica notevolmente efficace che serve per colpire il nervo cutaneo femorale laterale che porta alla perdita del controllo degli arti inferiori.

Un'altra tecnica molto efficace consiste nel colpire con la mano aperta “ chudan yoko- ken-uchi” il fianco dell'avversario, che andrà ad alterare il sistema nervoso provocando la perdita di controllo delle gambe e molto spesso lo sveni.

In ultima analisi non dimentichiamo gli attacchi portati con la mano aperta in tecnica di ryo sho koko uke , che portati in alcuni punti vitali. come il collo, possono neutralizzare in modo efficace l'avversario .









 
 
 

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